Communications

Second Italian Workshop on Ammonia Energy

 

Politecnico di Bari. 5-6 Giugno 2024

La decarbonizzazione dell’energia, come principale sfida della transizione energetica, sta determinando lo sconvolgimento di consolidati paradigmi della conversione energetica su piccola, media e larga scala. Ciò apre nuovi ed interessanti scenari creando innumerevoli opportunità di investimento e sviluppo in molteplici settori, dalla ricerca scientifica, alle nuove tecnologie, alla produzione industriale. L’utilizzo di vettori energetici di origine non fossile, che non contengano carbonio e quindi non producano CO2, è una delle soluzioni di più semplice e rapida applicazione, che non richiede uno stravolgimento delle attuali filiere dell’energia ed è pienamente in sinergia con l’utilizzo delle fonti rinnovabili. Infatti, i vettori di energia “verdi” non sono altro che molecole utilizzate per immagazzinare le energie rinnovabili e trasportarle ovunque. Tra queste molecole l’ammoniaca sta assumendo un ruolo strategico rilevante.

Dopo il notevole interesse suscitato dal primo workshop italiano sul ruolo dell’ammoniaca nel mondo dell’energia, tenutosi a Firenze nel Giugno 2023, la comunità scientifica ed il mondo delle imprese tornano ad incontrarsi al Politecnico di Bari in due giornate di studio, il 5-6 Giugno, per confrontarsi su questa nuova sfida ed identificare insieme le opportunità di utilizzo dell’ammoniaca per la sostituzione di combustibili fossili e come facilitatore della transizione energetica. Con il patrocinio della Sezione Italiana del Combustion Institute e della NEST Foundation, gli enti di ricerca e le università direttamente coinvolti nella organizzazione del 2nd Italian Workshop on Ammonia Energy sono l’istituto STEMS di Napoli del Consiglio Nazionale delle Ricerche, il Politecnico di Bari, l’Università di Perugia, l’Università di Pisa, l’Università di Roma La Sapienza e l’Università di Firenze.

Perché l’ammoniaca come vettore energetico del futuro? Non contiene carbonio (carbon free). Confrontata con l’idrogeno ha in volume una densità di energia molto più alta e, a differenza dell’idrogeno stesso, è facile da trasportare e conservare. Può contare su una già esistente capillare infrastruttura di trasporto poiché, essendo largamente utilizzata come fertilizzante ed essendo la seconda sostanza chimica più prodotta al mondo, viene commerciata e scambiata a livello globale. Ad esempio, l’idea di trasportare energia mediante ammoniaca prodotta in regioni-hub di energia rinnovabile, come l’Australia ed il Cile, è già stata dimostrata ed è alla base di numerosi accordi internazionali.

Attualmente il mondo scientifico ed industriale è coinvolto in molteplici progetti di ricerca e sviluppo, di rilevanza nazionale ed internazionale, focalizzati alla implementazione della “ammonia economy” in molteplici settori (heat&power), con la potenzialità di decarbonizzare settori considerati hard-to-abate (industria dell’acciaio, del vetro, della ceramica e del cemento), fino al trasporto navale e civile.

D’altro canto è facile immaginare che ancora numerose sono le problematiche da affrontare affinché si possa considerare l’utilizzo dell’ammoniaca come vettore energetico su larga scala. Una interessante opportunità per il mondo della ricerca industriale è offerta dagli ampi margini di sviluppo e ottimizzazione dei processi e delle tecnologie che consentano di produrre ammoniaca da fonti rinnovabili. Così come per l’idrogeno, anche in questo caso è possibile parlare dei colori dell’ammoniaca, facendo riferimento all’impatto ambientale del processo di produzione dell’ammoniaca considerato. Per quanto riguarda, invece, l’utilizzo dell’ammoniaca come carrier energetico su larga scala, lo sforzo di ricerca e di adattamento delle tecnologie di conversione energetica esistenti sarà cruciale nella elaborazione di normative e direttive che regolino l’utilizzo dell’ammoniaca come carrier su larga scala.

Di tutto questo si parlerà a Bari con rappresentanti dei centri di ricerca Nazionali, delle Università Italiane e delle industrie che operano nel settore della produzione e dell’utilizzo ammoniaca. Gli Italian Workshop on Ammonia Energy rispondono all’esigenza di portare e sviluppare nella realtà italiana le tematiche discusse negli Stati Uniti nell’ambito dell’Ammonia Energy Association e negli eventi quali “NH3 Event”, che si tiene ogni anno a Rotterdam, e il Symposium Ammonia Energy che, dopo le prime due edizioni tenutesi a Cardiff (2022) e ad Orleans (2023), vedrà la sua terza edizione a Shangai (2024).